Presentazione al Baladì: TRECENTO persone!

Al ristorante Baladì di Torre San Patrizio, sotto l’egida affettuosa di Andrea e Franco Santoni, si è svolta il 24 febbraio la presentazione di Apologia del piano B col più vasto pubblico mai avuto per Apologia del piano B. Oltre trecento persone hanno assistito alla mia presentazione. Trecento come il film. Come gli spartani. In quel caso trecento erano pochissimi per sostenere la guerra, ma nel mio caso trecento sono stati un’enormità.

Uno scenario da brividi per quella tenue realtà che è Apologia del piano B.
Un parterre de roi poi di eccezione, dove svettavano su tutti il Prefetto della Provincia di Fermo, la Dott.ssa Zarrilli e il Presidente della Provincia di Fermo, il Dott. Cesetti.

Properzi al Baladì romanzo Apologia del piano B

Properzi presenta al Baladì il suo romanzo alla presenza del Prefetto e il Presidente della Provincia

La presentazione è avvenuta durante la cena. Il mio scopo iniziale era quello di catturare l’attenzione di tutti. Dovevo trovare qualche escamotage… e l’ho trovato iniziando la presentazione parlando di tutto fuorché del libro, ponendo ad alta voce delle domande, chiedendomi e chiedendo a tutti:

– Quanto tempo dedichiamo a migliorare la qualità nutrizionale dei cibi che assumiamo? Quanto tempo dedichiamo a incrementare la nostra cultura? Quanto tempo dedichiamo a ottimizzare le attività che servono per guadagnare qualche euro in più al mese e/o a fare mille cose per cambiare la cilindrata della nostra auto? –

E gridavo come un matto.

Trecento invitati presentazione Apologia del piano B il libro

Trecento presenti alla presentazione del libro Apologia del piano B di Emanuele Properzi

Avevano pure posato la forchetta, mi ascoltavano. Ce l’avevo fatta.

Perché i pazzi sono sempre ascoltati e spinti sul palcoscenico mentre i miti e i savi sono sempre accantonati ai margini del teatro.
Ho finito parlando della violenza. La violenza che ha sporcato una notte del proprietario del Baladì due settimane prima della presentazione. La violenza che riempie le pagine di Apologia del piano B. La violenza come la più grande sconfitta dell’uomo, che mai è la sconfitta di chi la violenza la subisce.

E poi me ne sono tornato al mio posto.  Ero commosso. Ed ero pure consapevole di aver commosso qualcuno, perché avevo detto ciò che va detto.

Properzi presentazione libro Apologia del piano B al Baladì

Properzi torna al suo posto alla fine della presentazione sulle note di Candle in the wind

Tratto da Apologia del piano B

Chiudo con forza il portone del palazzo. Il botto che ne sussegue rimbomba lungo il vicolo.
I quattro errabondi con in tasca frammenti di coraggio sono già in cammino. Li osservo da dietro: si stanno allontanando a passi spediti. Questa immagine dei miei amici che di spalle deambulano verso la piazza ottagonale mi si stampa nel cervello come un dipinto indimenticabile.
Più di ogni altra, tale visione sarà il ricordo di un pensiero di indipendenza di gruppo che porterò con me fino alla fine.
Sono un po’ goffi e al contempo convinti. Persi dentro pensieri di libertà. Pronti a combattere e a scappare, a ferire e a salvare uno scorcio di vita che si trascinano dietro a stento.
Col Nokia N73 scatto la foto di questi soldati notturni che stanno scomparendo nella via scura. Trevirgoladuemilioni di pixel che disegnano scampoli di notte cruda e il fermento interiore di un pugno di uomini sempre più distanti.

GUERRIERI… GIOCHIAMO A FARE LA GUERRA?

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